La mia prima volta

Sedetevi belli comodi e allacciate le cinture, perché quest’oggi vi porto una lettura letta in collaborazione con l’autore della stessa, un libro che è un esperimento sociale, una vera e propria sorpresa anche per me che non avevo mai letto nulla di simile prima, ve lo assicuro – ed è proprio per questo che mi sono approcciata al lavoro con più curiosità del previsto, per vedere che cosa ci avrei trovato.

Sto per parlarvi di ‘La mia prima volta’, scritto da Daniele Marrone.


Trama

Tredici storie di vita che riportano, attraverso un viaggio all’interno del proprio passato, chi le ha raccontate a rivivere le emozioni di una volta; un viaggio che può far male, soprattutto per chi ha vissuto una prima esperienza sessuale non proprio positiva. Storie apprese tramite i social o grazie a conoscenze personali. Chi le ha raccontate si è lasciato andare senza inibizioni, esponendo anche nei minimi particolari la storia della sua prima volta, avendo fiducia nell’intervistatore e liberandosi di un peso mai svelato prima a nessuno. […] Anche a distanza di anni, non si possono cancellare quei ricordi che, belli o brutti, rimarranno nella nostra scatola: sta poi ad ognuno di noi decidere se aprirla o se metterla a tacere per sempre con un lucchetto.


La mia recensione

Come avrete capito dalla “trama”, l’autore, Daniele Marrone, ha “intervistato” tredici persone riguardo la loro prima esperienza sessuale; ha raccolto le loro testimonianze in un libro e ha introdotto ognuna di esse con una poesia. Queste testimonianze ci vengono presentate sotto forma di dialogo, in un botta e risposta tra Daniele e i suoi protagonisti.

Il risultato di tutto ciò è ‘La mia prima volta’, un azzardo che riesce molto bene nel proprio proposito, secondo me. Per quanto mi riguarda io ho scelto di vivere questa lettura come una sorta di sfida, un modo indiretto dell’autore per farmi riflettere sul mio vissuto attraverso le vite di persone reali che hanno scelto di raccontarsi a tutti noi.

Leggere queste tredici storie mi ha fatta sentire doppiamente fiera di come io abbia vissuto la mia prima esperienza e di come stia vivendo la mia sempre prima – e spero unica – storia d’amore.

Ora.

Daniele ha svolto un lavoro molto intelligente, perché si è premurato di raccogliere testimonianze molto diverse tra loro, con protagonisti di diverso sesso, di differenti età, con esigenze, sogni e vocazioni di ogni tipo. Da storie semplici e romantiche come quella di Marika, a disastrosi errori di giudizio come quello di Giulia; da prime esperienze condivise nella camera di una prostituta, a prime volte organizzate nel minimo dettaglio affinché potessero essere speciali e indimenticabili.

Non avrebbe senso – ma nemmeno sarebbe molto corretto – mettermi a elencare tutti i protagonisti di ‘La mia prima volta’, con le rispettive esperienze sessuali, i miei pensieri in merito e quant’altro. Ho piuttosto pensato di selezionarne due: quella che mi ha fatto provare un misto di emozioni sia negative che positive – e che mi ha colpita maggiormente, anche se ancora non saprei definire in che modo; e quella che ho apprezzato di più, per motivi che poi vi spiegherò.

Il primo, il racconto di Luna, è decisamente il più complesso e controverso della raccolta fatta da Daniele. Luna, che inizia la sua storia come un ragazzino di quindici anni, lo porta a compimento come la donna transessuale che ora è, forte, matura, la quale è riuscita a lasciare alle proprie spalle un passato piuttosto turbolento. Vittima di veri e propri abusi sessuali, è cresciuta e ha raggiunto una consapevolezza finale del proprio corpo e della propria sessualità non senza dolore e sofferenza; da Bari si è trasferita a Roma, per poter costruire una vita lontana dalle sue radici, e da Roma è partita per Ibiza, dove ha avuto inizio la scalata del suo riscatto, che l’ha portata a tornare in Italia e a realizzare tutti i suoi sogni. Ora Luna è stata ripagata delle lacrime versate, ha raggiunto i suoi obiettivi ed è ciò che ha sempre voluto essere.

Sarei una bugiarda se affermassi di aver amato il suo racconto, o di riuscire a capire la sua persona, o di poter ignorare determinati eventi raccapriccianti che l’hanno vista protagonista. La sua storia mi ha fatta a tratti rabbrividire e a tratti sorridere, ma sono felice per lei, per la donna che è diventata e per la felicità che è riuscita a raggiungere tirando fuori le unghie e non avendo paura di usarle.

Il mio racconto preferito, invece, è stato senza ombra di dubbio quello di Paky, quello che ho considerato più “normale” – se la normalità esiste – e nel quale sono riuscita a rivedere, in un certo senso, me stessa e le mie esperienze, esperienze forti, belle e vissute fino all’ultimo istante, senza dolore né rimpianti.

Stavo aspettando il momento giusto, la ragazza giusta, ma in fin dei conti non l’aspettavo neanche, lasciavo che le cose accadessero, vivevo alla giornata senza pensare a nulla. E proprio quando non ti aspetti niente, le cose succedono realmente. Non devi chiamarle, saranno loro a venire da te come per magia. […] L’amore ti coglie di sorpresa allo stesso modo, ti assale, col suo calore che sale fino al cervello e non ti fa capire più niente. Le cellule del cervello vanno in standby e devi riavviarle per farle riaccendere.

La sua e quella di Mary è una storia semplice, come ce ne sono tante altre, ma è anche romantica e facile, facile come respirare, come dovrebbe essere, quando due persone iniziano a conoscersi, a una comincia a piacere l’altra, e poi anche quest’ultima ricambia e si trovano, e da questo incontro nasce qualcosa di meraviglioso.

Raggiunto l’apice dell’eccitazione assaporai il suo calore per la prima volta e fu una sensazione bellissima. Cosa c’è di più divino al mondo che fare l’amore? È un miracolo. È la perfezione.

A ‘La mia prima volta’ non posso dare un vero e proprio voto, quanto piuttosto un mio giudizio finale. L’edizione avrebbe potuto essere curata diversamente, con una copertina migliore e con un occhio di riguardo in più nei confronti della forma e della grammatica. La struttura della storia e le interviste che compongono i capitoli fanno sì che il lettore chiuda un occhio rispetto a certi difetti e si goda la lettura, come se si trovasse di fronte a queste tredici persone che si stanno raccontando.

Quindi, sebbene il lavoro finale avrebbe bisogno di una veloce sistemata, questo è un esperimento assolutamente ben riuscito, che aiuta il lettore a riflettere su un argomento che può essere più o meno scomodo, ma che ci accomuna tutti, come quello della prima esperienza sessuale.

A me personalmente ha fatto riflettere molto.

Informazioni

  • Titolo: La mia prima volta
  • Autore: Daniele Marrone
  • Genere: narrativa
  • Editore: Helios Edizioni
  • Pagine: 136
  • Cartaceo: 9,50€
  • Ebook: 0,99€

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